
Facciamo un figlio: avrò fatto una cazzata?
Già quando ho affrontato con Monica per la prima volta l’argomento “FIGLIO”, la mia mente ha iniziato ad immaginare come sarebbe cambiata la mai vita.
Tante sono state le domande, e moltissimi i dubbi.
In primis mi sono chiesto se sarei mai stato in grado di educare un altra persona nel giusto modo;
ma in fondo qual è il giusto modo? per me il modo migliore è quello con cui sono stato educato io, quindi la mia paura principale era quella di non riuscire a dare a mio figlio la stessa educazione che hanno dato i miei genitori a me, perché credo veramente che abbiamo fatto un ottimo lavoro con me, ma anche con i miei fratelli. Quindi la domanda è: Sarò un buon genitore?
Questa porta inevitabilmente a cascata alle altre domande: Sarò in grado di capire cosa è giusto e cosa è sbagliato? riuscirò ad essere sempre presente nella sua vita? riuscirò ad impormi come punto di riferimento per il suo futuro?
Oltre queste domande, legate alla mia capacità di apprendista genitore, siccome questo è un lavoro che si fa in due, mi preoccupavo anche di Monica: riusciremo ad essere d’accordo sull’educazione di Romeo? è lei la donna giusta con cui fare famiglia? siamo sicuri che voglio che mio figlio abbia la metà dei suoi cromosomi? Ha le tette abbastanza grandi?
Oltre a queste domande filosofiche legate al ruolo di genitore, mi piaceva, e mi piace ancora, sognare ed immaginarmi il futuro insieme a Romeo.
Da quando ho saputo che sarebbe stato un maschietto ho immaginato la scena del campeggio: un giorno d’estate, io e Romeo che peschiamo sulla riva di un fiume, una tenda montata alle nostre spalle, il fumo di un fuoco acceso che sale vicino la tenda e tante risate. Magari sarebbe bello farlo insieme ad un collega papà con suo figlio.
Ora devo solo aspettare che il piccolo Romeo cresca un pochetto e riesca a staccarsi dalla tetta della madre per almeno un paio di giorni. Questa esperienza sono sicuro mi costerà un patrimonio, non per me e Romeo, ma per la madre che dovrò spedire in un centro benessere a Dubai per un paio di giorni per permettermi di passare una giornata tra soli uomini, con mio figlio!