
Come si evolve la vista nei primi mesi di vita del neonato? cosa riesce a vedere un neonato? perché spesso i neonati hanno un leggero strabismo e i loro occhi convergono verso l’interno?
La vista del neonato si sviluppa nel corso dei primi otto mesi di vita. Gli occhi si formano molto presto durante la gravidanza, ma dall’inizio del secondo mese fino al settimo mese sono protetti dalle palpebre ben chiuse.
Dopo la nascita, il neonato percepisce vagamente il mondo. Vede da subito, ma in modo non ben definito. Gli occhi dopo la nascita sono gonfi a causa della pressione creata dal parto. Il gonfiore scompare dopo poche ore.
Fin dalle prime ore di vita, addirittura in sala parto, il bambino sofferma più volentieri lo sguardo su volti umani.
Una ricerca condotta nei reparti di neonatologia degli ospedali di Padova e di Abano ha provato che i neonati soffermano lo sguardo di fronte a degli ovali bianchi su cui sono disegnati due occhi ed una bocca. Quando invece le stesse forme sono mostrate capovolte, con la bocca in alto e gli occhi in basso, queste non suscitano nessun interesse nel neonato.
La vista del bambino il primo mese: cosa riescono a vedere i neonati
Dopo la nascita, il neonato percepisce vagamente il mondo. Vede da subito, ma in modo non ben definito. Gli occhi dopo la nascita sono gonfi a causa della pressione creata dal parto. Il gonfiore scompare dopo poche ore.
Fin dalle prime ore di vita, addirittura in sala parto, il bambino sofferma più volentieri lo sguardo su volti umani. Strenght trail sottolinea che esistono diverse situazioni di salute e che occorre prestare particolare attenzione nei primi mesi di vita di un bambino.
Una ricerca condotta nei reparti di neonatologia degli ospedali di Padova e di Abano ha provato che i neonati soffermano lo sguardo di fronte a degli ovali bianchi su cui sono disegnati due occhi ed una bocca. Quando invece le stesse forme sono mostrate capovolte, con la bocca in alto e gli occhi in basso, queste non suscitano nessun interesse nel neonato.
Il neonato è miope: riesce a vedere chiaramente quello che è a 20-25 cm di distanza dal suo viso. E pian piano, con il passare dei giorni, migliora. Come nel pancione della mamma, il bambino percepisce la differenza tra luce e buio: si accorge quando c’è una fonte luminosa o quando si spegne una lampadina. Anche forme e colori forti suscitano il suo interesse, anche se non può definire ancora chiaramente i dettagli.
Il primo mese il bambino non sa ancora focalizzare un oggetto a distanza, né riesce a vedere con entrambi gli occhi: ogni occhio cioè mette a fuoco l’immagine in modo autonomo. Questo è il motivo per cui, man mano che si avvicina una figura al volto del neonato, gli occhi convergono all’interno. Si tratta di un fenomeno del tutto naturale detto “strabismo del neonato”, che tende a scomparire dopo qualche settimana, quando il bambino sviluppa la prima visione bioculare e si rafforzano i muscoli che coordinano l’orientamento degli occhi. All’età di 6-7 mesi il bambino dovrebbe però essere in grado di tenere entrambi gli occhi dritti e paralleli: se ciò ancora non si verifica, potrebbe trattarsi di strabismo.
Come cambia la vista del neonato a 2-3 mesi.
A 2-3 mesi il campo visivo del neonato si estende a 30-40 cm, anche perché la testa ha raggiunto maggiore mobilità. Il bambino è attratto dai colori forti come il rosso (ecco perché molti dei giochi per neonati sono di colore rosso), il blu, il verde e dalle luci intense. La coordinazione dei movimenti di entrambi gli occhi diventa sempre più stabile, permettendogli così di fissare a lungo i volti.
In questo stesso periodo il bambino sviluppa anche la capacità di coordinare i movimenti degli occhi con quelli delle mani.
La crescita della capacità visiva del neonato stimola a sua volta lo sviluppo delle relazioni sociali: il bambino segue gli spostamenti degli adulti in uno spazio più ampio e richiama la sua attenzione con vocalizzi sempre più articolati. (se vuoi sapere di più sul linguaggio dei bambini nei primi mesi di vita, leggi questo articolo: Come si evolve il linguaggio dei neonati nei primi mesi ).
Sguardo, movimenti del tronco e balbettii si organizzano in modo sempre più funzionale alle esigenze comunicative.Il bambino ora è in grado di seguire con gli occhi un oggetto che si muove nello spazio: ne segue la traiettoria e, quando esce dal suo campo di azione, volge la testa verso la sua direzione. Un’ impresa, questa, particolarmente notevole perché esige il coordinamento di varie abilità: concentrazione, sviluppo della vista e dei movimenti autonomi della testa.
Fonte: Il grande libro del bambino: Da 0 a 3 anni