
Ora che tuo figlio è nato, puoi tranquillamente iniziare ad addentrarti nella palude burocratica post-natale.
La prima carta che firmerai sarà il giorno dopo il parto.
La mattina successiva al parto, la nostra ostetrica ci ha dato l’attestato di nascita; un foglio in cui certificava che Romeo era nato, il giorno e l’ora di nascita, il nome dei genitori ed altre cose che non ricordo.
Questo attestato va portato entro 3 giorni all’ufficio di stato civile (nell’ospedale di Viterbo si trova nell’edificio, nel reparto amministrativo). Qui un incaricato ha registrato ufficialmente Romeo all’anagrafe. Non immaginate quante volte ho controllato che avesse scritto bene il cognome (Bruzziches) che tutti sbagliano solitamente a scrivere. Bisogna controllare bene, poiché questo è il documento ufficiale, se qualcosa è scritto male te lo tieni per sempre.
Non essendo sposato con Monica (Dio mi perdoni) era necessaria anche la sua firma ed i suoi documenti; fortunatamente l’ufficiale incaricato alla registrazione era una persona squisitissima ed ha portato lui il documento a Monica in reparto per farlo firmare.
Primo appuntamento con la burocrazia post-natale. Ora Romeo è ufficialmente nato!
Il codice fiscale
Con il foglio rilasciato dall’Ufficio di Stato Civile ci siamo recati, una volta usciti dall’ospedale, all’agenzia delle Entrate. Qui abbiamo fatto richiesta per il codice fiscale, è stato molto veloce, anche perché hanno riservato una corsia preferenziale alle mamme per questo tipo di servizio. Evidentemente hanno fretta di censire tutti i nati, che saranno futuri pagatori di tasse.
Da ora, con il codice fiscale fatto potrai fare di tutto: scegliere il pediatra, farti segnare le visite e le medicine per il neonato e comprare le sigarette alle macchinette automatiche.
Secondo appuntamento con la burocrazia post-natale.
La scelta del pediatra
Ora arriva la parte alla quale non sarete sicuramente pronti: la scelta del pediatra, l’ultimo appuntamento con la burocrazia post-natale (solo per il primo giorno)
Appena fatta la richiesta per il codice fiscale e provato che funzionasse la tessera per comprare le sigarette, siamo andati a scegliere il pediatra che avrebbe seguito Romeo per i primi 14 anni.
Quindi una scelta importantissima per il futuro di tuo figlio appena nato.
All’ufficio della ASL deputato alla scelta del pediatra è andata così:
Abbiamo preso il nostro numero, siamo andati allo sportello quando era il nostro turno, abbiamo lasciato i documenti e la ragazza ci ha chiesto: “allora, quale pediatra scegliete?”.
Lì c’è stato il gelo tra me e Monica, che ne so chi pediatra vogliamo? io volevo giustificarmi, mica li avevamo studiati tutti, ma Monica ha parlato; si, perché una sua amica aveva partorito da poco ed aveva scelto una pediatra che iniziava con la A… Annamo bene!
Comunque alla fine abbiamo scelto la pediatra con la A, una ragazza alta, molto disponibile e gentile.
Io vi consiglio di cercare prima il pediatra giusto, chiedete ai vostri amici che hanno già avuto figli consigli su come si trovano con i loro pediatri. Tanto quelli che tutti ritengono “bravi” sono già presi; Si , perché per legge un pediatra non può avere oltre tot (credo 800) pazienti, anche perché se si ammalano tutti insieme…