
Qual è la prima parola che pronuncia un neonato? Mamma o papa?
Romeo vuole parlare, da un paio di mesi canta a modo suo; se fischio lui inizia a cantare: mi guarda fisso , mette la bocca a “O” e canta, se sente lo spremiagrumi canta, se sente musica, canta.
Ovviamente non scandisce le parole, ma cerca comunque di dare un’ intonazione ai suoi Oooooo OoooOOOOo .
Il suo linguaggio si sta evolvendo, cresce alla stessa velocità di Romeo, è incredibile quante cose stia imparando in così poco tempo: siamo passati da rudimentali sorrisi per comunicare benessere (leggi qui ), pianti e lagne per comunicare malessere, tosse finta per attirare le attenzioni ( ne parlo qui), a formulare parole, che comincerà ad immagazzinare nella sua testa ad oliva.
Ha detto papà, ma non ditelo alla mamma.
Dopo tanto tempo passato ad inserire nel suo cervello ricco la parola “papà”, ci sono riuscito, la tenacia ha vinto sulla fame (nel senso che io avrei detto mamma solo perché è lei a darmi da mangiare quando ho fame, fossi stato un neonato). Ma come ci sono riuscito?
Come si fa a far parlare un neonato?
Ecco svelata la tecnica IDaddy:
Ingredienti:
- Pazienza-una cassetta, o tutta quella che trovate, guardate anche nelle tasche delle giacche che usavate quando eravate single
- Perseveranza- 600 g
- Conoscenza di motivetti facili da ricordare – ne bastano 3 (io uso la canzone di Popeye, PerElisa e l’inno di Mameli)
- Una connessione internet a banda larga (serve per far distrarre la mamma con Instagram e social vari)
- Abbonamento ad una Tv on Demand tipo Netflix per lo stesso motivo di sopra
- 3 o 4 mesi di inverno (necessari perché altrimenti la mamma il fine settimana vi costringe ad andare in un centro commerciale o in giro da qualche parte per evitare che possiate insegnare la parola papà a vostro figlio)
Ecco come fare per far parlare vostro figlio nel modo giusto
- Prendete tutta la pazienza che avete trovato, inutile che guardate nel cassetto dove tenete la pazienza che avevate messo da parte per la vostra compagna, difficile trovarla lì, l’avete finita quella volta che avete deciso di pulire la cucina e lei vi ha criticato tutto: dall’utilizzo della pezzetta sbagliata a come passi il folletto o carichi la lavastoviglie, quella che avevate lasciato in macchina invece è finita l’ultima volta che hai guidato con lei dietro, mentre lei ti diceva di andare piano, rallentare, evitare le buche e non fare le curve.
- Mettete in giro per casa la notizia che una vostra amica che lavora per Chiara Ferragni vi ha detto che Chiara è incinta, da questo momento avete solo 3 ore: appena il tempo per lei di cercare conferma alla notizia sui social, guardando tutte le Instagram storie di lei, Fedez, Rovazzi e compagnia bella, se trova nel frattempo, navigando, una notizia su qualche nuovo makeup ringiovanente, il tempo si raddoppia.
- Ora è il momento di fare sul serio. Fissate vostro figlio negli occhi e cantate e ricantate qualsiasi motivetto con il solo utilizzo delle sillabe Pa-Pa. è semplicissimo, tutte le canzoni si cantano con Pa-Pa. Provate con l’inno di Mameli se non ci credete (l’intro iniziale fatelo come sempre, ha comunque il suo effetto: Po po-ro-po po-ro-po po-ro-po po po Poppò). Cambiate motivetto e ripetetelo finché la vostra compagna non scopre che la Ferragni non è incinta, solo allora ditele che Tina Cipollari ha fatto la tinta, vi darà almeno un’altra ora di autonomia.
- Fate ridere vostro figlio mentre cantate, collegherà la parola papà ad un momento felice.
Le prime volte che vostro figlio dirà “papà”, vedrete un tic comparire sul sopracciglio destro della vostra compagna, poi lei dirà che lei in realtà ha sentito “ba-ba” e così via, finché non dirà “mamma”, solo allora ammetterà che ha detto “papà”, come seconda parola dopo “mamma”.
Dal momento in cui la vostra compagna sentirà vostro figlio dire “papà “, avrete poco tempo per completare l’addestramento, da questo momento in poi lei, che sta con il neonato più tempo di voi, utilizzerà tutte le tecniche, lecite e non, per sostituire la parola papà con mamma.
Se farete tutto secondo I miei consigli, questo sarà il risultato: ad ogni tentativo di sabotaggio della mamma, lui sarà sempre dalla vostra parte, ecco la prova:
Molto più divertente è vederlo pronunciare quelle sillabe: Romeo gonfia le guance come un ranocchio, tira fuori il labbro inferiore ed apre e chiude la bocca in un modo veramente buffo!
Quante volte te lo vorrei dire ” Ti voglio bene, papà! “