
Quando e come si fanno i lavaggi nasali al neonato?
Il lavaggio nasale del neonato è uno dei primi lavori sporchi che ogni papà è costretto a fare.
Appena rientrati a casa dall’ospedale, appena dopo il parto, inizia il lavoro duro da papà.
Fare il papà non è difficile, in realtà si tratta solo di dover fare quei lavori che alla mamma non va di fare.
Praticamente è come nella vita di coppia: ci sono cose come quelle legate all’elettronica o ai piccoli lavori domestici che sono di competenza dell’uomo; pensate veramente che la vostra compagna non sappia appendere un quadro o svitare una lampadina? In realtà lei saprebbe farlo meglio di voi,(almeno questo è quello che dice dopo che avete fatto voi un lavoro, quando si attiva il gene della critica) e non vi chiede di fare questi lavori solo perché ha dei preconcetti che legano questo tipo di lavori all’uomo anziché alla donna (fanno tanto le emancipate, parità dei sessi…e poi non sanno mettere un chiodo?), ma bensì per una questione genetica, perché quel gene della rottura di scatole si attiva (solitamente di domenica durante le partite) quando vi vedono calmi e rilassati, dopo una settimana stressante di lavoro.
Sappiate però che qui non si tratta di sostituire una presa o fare un buco nel muro.
Quello che vi spetta è il lavoro duro, quello sporco che nessuno vuol fare. Innanzitutto dovrete mettere voi le supposte quando sarà il momento, preparare il bagnetto per il neonato (e state certi che quando preparerete l’acqua a 37° sarà troppo calda e a 36° sarà troppo fredda) , ma soprattutto toccherà a voi fare i lavaggi nasali a vostro figlio con la soluzione fisiologica.
Innanzitutto: perché si fanno i lavaggi nasali?
I neonati sono per definizione piccoli, ed hanno tutto piccolo, anche il nasino. Non si può soffiare il nasino ad un neonato, quindi quando si sente che fatica a respirare, va rimossa l’ostruzione con un lavaggio nasale con soluzione fisiologica, che non è altro che acqua e sale. Pulire il naso dei bambini è molto importante. Quando è tappato rende difficoltosa l’alimentazione dei neonati e comporta una serie di rischi, dal disturbo del sonno all’insorgenza di infezioni alle vie respiratorie, che è bene evitare.
Come fare un lavaggio nasale
Innanzitutto prima del lavaggio nasale vi consiglio di prepararvi il necessario:
- soluzione fisiologica (io vi consiglio di prendere le bottiglie in vetro in farmacia, quelle che si usano per fare le flebo, è economica e non inquina, evitate le fialette monodose nelle confezioni di plastica tipo enterogermina per capirci, sono costose e soprattutto inquinano).
- 2 siringhe da max 5 cc, quelle classiche con le quali vi hanno bucato le chiappe quella volta che vi si è bloccata la schiena, per intenderci, senza ago.
- un fazzoletto per asciugare il neonato
Prima di iniziare il lavaggio nasale al neonato prendete la siringa con l’ago attaccato, infilatela nella bottiglia della soluzione fisiologica (ha un tappo di plastica che si buca facilmente) e aspiratene 2cc, fate lo stesso con l’altra siringa, e lasciate l’ago infilato nella bottiglia, vi servirà per il prossimo lavaggio nasale.
Mettete il piccolo a pancia in su e rivolgete la testa da un lato. Con la siringa senza ago che avete preparato instillate abbastanza rapidamente attraverso la narice superiore una quantità adeguata di soluzione fisiologica. Se avete eseguito correttamente l’operazione, vedrete uscire l’acqua dalla narice inferiore controlaterale (praticamente la spruzzate in una narice ed esce dall’altra). Questo permette un lavaggio di tutte le docce e le cavità nasali e quindi di liberare il nasino dal muco.
Le prime volte sarete un po’ impacciati ed avrete paura di far male al neonato, poi ci prenderete la mano e diventerà tutto più semplice, vi abituerete anche alla vostra compagna che vi dirà che non andava fatto così, che avete messo troppa soluzione fisiologica, che avete premuto troppo forte…
Ricordatevi che è importante tenere pulite le vie respiratorie del neonato, soprattutto per scongiurare rischio di infezioni, e a questo proposito vi ricordo quanto è importante anche evitare l’esposizione del neonato al fino passivo.