
Il guardaroba dei neonati.
Un paio di giorni fa parlavo al telefono con Marco, il consulente del lavoro che si occupa dell’azienda per cui lavoro, un amico e neo-papà di due bellissime gemelline!
Ho notato con piacere che anche lui aveva letto qualche articolo del mio blog, tra un’assunzione ed un pannolino, e mi ha detto che concordava con me per molti degli argomenti trattati; durante la telefonata mi ha suggerito l’argomento che vorrei trattare oggi: Il guardaroba di un neonato.
Già un paio di mesi prima che Romeo nascesse, avevamo allestito la sua cameretta: montato il fasciatoio, il lettino, tinteggiato le pareti, messo qualche decorazione e preparato il suo armadio.
L’armadio di Romeo ha 2 grosse ante, che lo dividono in due metà. Una metà dell’armadio è stata adibita a magazzino dove abbiamo stipato salviettine e pannolini regalati e comprati in occasione di un’offerta vantaggiosissima in un ipermercato e vari giochi e attrezzi ancora non utilizzati.
L’altra metà invece è stata adibita a guardaroba di Romeo, abbiamo quindi iniziato a mettere dei vestitini che ci hanno regalato, alcuni capi che ha voluto comprare Monica, e qualche vestito intonso regalato da qualche parente.
Vorrei far presente che la mia parte di armadio è la metà di quella di Romeo, un esserino lungo oggi poco più di mezzo metro
Quando Romeo è nato non c’era più posto per mettere uno spillo nel suo armadio.
C’erano vestiti e vestitini dappertutto, qualcuno ci è stato regalato, ma molti li ha comprati Monica : “erano così carini”.
Sappiate che di quei vestiti, vostro figlio ne metterà meno della metà.
Romeo quando è nato pesava 4070 g, quindi una bella scrematura dei vestiti l’ha fatta madre natura, non ha mai messo i vestitini di taglia “1 mese”; inoltre i neonati crescono velocemente, soprattutto i primi mesi è difficile che riesca a mettere per 2 settimane la stessa taglia.
Io, vista la mia esperienza, vi consiglio di non mandare la vostra compagna a comprare vestiti i primi mesi, altrimenti vi riempirà la casa di body e vestitini che non userete mai (mica possiamo comprare vestiti più grandi, che figura ci farebbe??). State attenti anche a lasciarla a casa da sola con una carta di credito: ultimamente le donne hanno imparato ad utilizzare internet non solo per guardare i video di Clio Makeup e le ricette di giallozafferano, ma anche per comprare online su zara.it (quando vi chiedono di accompagnarvi la domenica da Zara al centro commerciale, lo fanno solo per farvi un torto, perchè sanno che a voi non va, in realtà poi comprano tutto online).
Per gestire bene il guardaroba di un neonato, questi sono i miei consigli:
- se ha un mese, comprate abbigliamento 2 mesi, se ha 2 mesi compratelo per 3 mesi e così via, così se
è troppo largo, tra un paio di settimane andrà bene, se è preciso, lei vorrà mettergli quei completini che ha comprato 2 settimane fa che ancora gli stanno bene e tra 1 settimana, quando la roba vecchia gli andrà stretta e proverà finalmente quello che avete comprato la settimana scorsa, gli andrà piccolo anche quello
- Non esagerate, calcolate anche che, a meno che non compriate i vestiti di carta, potete lavarli i vestitini del neonato e riusarli già un paio di giorni dopo.
- Il guardaroba del neonato deve essere fatto di cose comode. Voi siete più comodi con camicia e completo o con una bella tuta larga? anche vostro figlio.
- Le scarpe non servono ad un neonato (ti sei mai chiesto perchè a casa preferisci mettere le pantofole anzichè un paio di scarpe di church’s), piuttosto se fa freddo mettete dei calzini più pesanti.
- Preferite le tutine intere agli spezzati, coprono di più il neonato e non si sfilano o arricciano sulla schiena (se solo le facessero anche per i grandi le tutine in pail…)
- Se prendete tutine senza piedi, le sfrutterete un po di più di quelle con i piedi.
- Romeo ha una vestaglia che usa la mattina, vi consiglio di comprarla, è comoda e poi assomiglia a Rocco nella pubblicità di Amica Chips.
Io spero tanto che per il guardaroba valga la regola di “tutto il mondo è paese”, non vorrei sentirmi l’unico con il guardaroba costretto in un’anta dell’armadio, con tutti i vestiti ammucchiati, ed il resto dell’armadio (e di tutti gli armadi in giro per casa e anche quelli a casa dei suoi genitori) per Monica.