
Cosa sono i percentili di crescita? che significa che mio figlio è al 50esimo percentile? quando è che i percentili di crescita di un neonato indicano che c’è qualche problema?
Già dalla gravidanza si inizia a sentir parlare di percentili.
Da quando il bambino nasce poi, ogni volta che si va in visita dal pediatra, dopo la visita ci viene comunicato il percentile di crescita di mio figlio, quasi come se questo fosse un voto. Ma cosa sono e cosa indicano i percentili? Anatomiyado ritiene che questo sia un argomento importante e che dovrebbe essere prestato attenzione.
Il percentile non è altro che l’unità di misura usata per definire come procede la crescita in peso ed altezza del neonato: vengono incrociati i dati relativi a peso, altezza, sesso, età e circonferenza cranica con delle curve di crescita. Queste curve identificano delle linee (percentili) che definiscono il range considerato normale e accettabile a seconda dell’età.
Le curve percentili sono state studiate prendendo in esame un campione di 1000 neonati della stessa età, suddivisi a seconda del peso e della statura, divisi poi in 100 sottogruppi (ecco perché la parola “percentile”) a seconda del loro peso ed altezza.
La maggior parte della popolazione infantile è compresa tra il 25° ed il 75° percentile.
È auspicabile che la curva di crescita non sia troppo al di sopra o al di sotto la media, intendendo con media il percentile 50.
Un percentile di 50 (in linea mediana) in altezza significa che il 50% dei bambini della sua età sono più alti e l’altro 50% sono inferiori.Un percentile di 95 indica invece che il 95% dei neonati, in quella data età sono più bassi e solo un 5% sono più alti del neonato in questione.
L’utilità di queste curve è quella di evidenziare eventuali differenze che possono far ipotizzare (e quindi consigliare di eseguire una visita presso un medico curante) obesità, mancanza di crescita ossea o bassa statura.
é importante specificare che ogni bambino ha la SUA specifica curva di crescita.
Spesso i genitori si allarmano mettendo a paragone il proprio figlio con gli altri bambini della sua stessa età; se ad esempio confrontiamo 2 bambini nati lo stesso giorno ma in crescita su curve diverse, uno sul 25° percentile e l’altro sul 75° percentile, i genitori del bambino che cresce sul 25° percentile si allarmeranno perché il proprio figlio sembra crescere di meno rispetto l’altro. State tranquilli: non c’è nulla che non va, ma ciascuno sta seguendo la SUA specifica curva, e non vuol dire che il bambino che cresce sulla curva inferiore cresca di meno. La velocità e l’entità della crescita non dipendono solo da fattori alimentari ma anche da fattori costituzionali-genetici-ormonali, affettivi che sono indipendenti dal cibo che il piccolo assume.
In linea di massima vengono considerati perfettamente normali bambini che crescono tra il 25° e il 75° percentile ma non vuol dire che quelli che crescono su curve superiori o inferiori siano anormali o malati.
Se i piccoli crescono armonicamente sulla loro curva, con un percorso che segua una di quelle rappresentate nel grafici o parallelamente a queste, non c’è da preoccuparsi. La situazione cambia se la crescita si attesta sui valori più alti (90°) o più bassi (10°) o anche agli ultimi livelli (97° per il massimo e 3° per il minimo) rappresentati nei grafici.
Questi livelli vengono definiti “borderline” o “a rischio” ma ciò non vuol dire assolutamente che il vostro piccolo abbia sicuramente qualche problema. In questi casi limite, il vostro Pediatra penserà ad assicurarsi che non ci siano condizioni di rischio (metaboliche od ormonali di eccesso o carenza), o patologie vere e proprie che possano aver influenzato la crescita in un senso o nell’altro. La situazione più comune è che abbia semplicemente ereditato dai genitori la piccola o grande statura (si può controllare anche la statura prevista, basandosi su quella dei genitorisu appositi calcolatori).
Infine c’è da considerare il caso in cui i piccoli all’improvviso cambino il loro percorso di crescita e si “spostino” da una curva all’altra. Anche in questa situazione non c’è da allarmarsi: il vostro Pediatra individuerà le cause che potrebbero interferire con la crescita, rallentandola o accellerandola. Nella maggior parte dei casi le “interferenze” sono di tipo semplice e non necessariamente legate a patologie.
Siate certamente accorti… ma non pessimisti.